Consigli utili per arredare uno studio di architettura

Allestire uno studio di architettura che sia elegante e raffinato, vuol dire compiere delle scelte ponderate e adottare delle soluzioni che siano non solo belle esteticamente, ma anche funzionali.

L’ambiente dovrà infatti avere una buona divisione degli spazi, oltre che delle scrivanie delle sedute di alta qualità che possano garantire il massimo comfort.

Arredare uno studio di architettura con le pareti mobili

A prescindere dalle dimensioni dello studio di architettura e dal numero delle postazioni lavorative, la buona organizzazione dello spazio rappresenta una priorità alla quale non è possibile rinunciare al fine di rendere l’ambiente piacevole da vivere.

A questo riguardo si possono utilizzare delle pareti attrezzate da personalizzare a piacimento e che si possono integrare perfettamente con gli altri elementi. Queste particolari divisioni non richiedono opere murarie invasive, per cui in definitiva faranno risparmiare tempo e denaro.

Più nello specifico, le pareti mobili per interni sono sempre più richieste dagli studi di architettura in quanto consentono di delimitare una porzione della stanza e di creare una postazione immediatamente fruibile, in cui si può ottenere la giusta privacy, ma senza operare la netta separazione con il resto dello staff lavorativo.

Essendo pareti modulari si prestano per essere combinate in tantissimi modi, adattate alle specifiche necessità del caso e alla metratura disponibile. Realizzate con materiali di alta qualità, offrono eleganze e design senza tempo, per cui andranno a migliorare l’estetica dello studio di architettura, in modo da renderlo accogliente, esclusivo e curato.

In buona sostanza le pareti mobili divisorie non fanno altro che sostituire i muri divisori realizzati con mattoni, cemento o cartongesso, ma con il vantaggio della rapida installazione. Per questo vengono consigliate anche quando sorge l’esigenza di creare da zero uno spazio per l’archiviazione, per le riunioni o una sala d’attesa.

All’occorrenza si possono sempre modificare, posizionare in un altro punto della stanza, reinventare e customizzare secondo le specifiche preferenze. Ecco, quindi, che la progettazione del proprio studio di architettura diventa semplice, anche perché le singole pareti sono disponibili non solo nelle versioni standard, ma anche su misura.

Perché inserire pareti divisorie in uno studio di architettura

Le soluzioni di CVS pareti mobili permettono di realizzare uno spazio lavorativo sempre ben organizzato, nonché di sfruttare al massimo gli spazi open space o che altrimenti resterebbero inutilizzati, come ad esempio i corridoi e i disimpegni. Sono ideali per progettare con gusto uffici direzionali, aree operative, reception e sale meeting.
La parete attrezzata alla fine funge non solo da muro divisorio, ma può essere integrata anche con complementi d’arredo che non possono mancare all’interno di uno studio di architettura, quali ad esempio armadi, scaffali e librerie. L’installazione può essere richiesta anche all’interno di piccoli uffici, fino a quelli che superano oltre 1000 metri quadrati.

L’ampia gamma delle finiture e degli accorgimenti tecnici consentirà inoltre di creare un ambiente di lavoro dinamico, ordinato, ben bilanciato e in cui tutti i professionisti potranno sentirsi a proprio agio, ovvero lavorare in completa autonomia oppure a contatto di altri collaboratori.

Il ventaglio delle proposte disponibili include pareti mobili operative o direzionali, nonché manovrabili e attrezzate con vetrate. Le prime sono pensate per poter ricavare rapidamente diverse stanze all’interno di un unico ambiente e favoriscono la cooperazione fra gli architetti. Aggiungono al contempo prestigio e sono perfette per impiegare in maniera razionale ogni centimetro.

Le pareti che si possono manovrare, invece, vengono maggiormente consigliate quando occorre separare una grande sala. L’assetto che si ottiene in ogni caso non è definitivo, perché con un semplice gesto sarà possibile cambiarlo, così da valorizzare al massimo l’ambiente e sfruttarlo nella sua interezza.

L’aggiunta di vetri in cristallo, decorati, trasparenti, satinati, colorati, smerigliati o serigrafati, consentirà il passaggio della luce e aggiungerà note di carattere allo studio facendolo apparire più ampio.

Vasta anche la scelta dei materiali, fra cui il PVC e quelli con proprietà fonoassorbenti che garantiscono un buon comfort acustico, per cui riescono a isolare efficacemente i singoli uffici da quelli adiacenti.

Sedute e scrivanie per uno studio di architettura

Una volta operata la suddivisione dello spazio attraverso le pareti divisorie mobili, non resta che pensare all’arredamento dello studio di architettura, ovvero alla scelta delle sedute e delle scrivanie. A tal riguardo CVS propone tutto quello che serve per rendere ogni ambiente di lavoro adatto per poter svolgere mansioni individuali o per collaborare con gli altri architetti.
Le diverse postazioni di lavoro si possono arredare con sedute ergonomiche, contraddistinte da una solida struttura, provviste o meno di braccioli, che si possono regolare in altezza e pensate per assicurare la massima comodità anche dopo diverse ore di utilizzo.

Quanto alle scrivanie, disponibili in diverse misure, forme e colorazioni, sono generalmente realizzate in legno, un materiale non solo resistente, ma anche abbastanza duttile, che porta calore, facile da abbinare e che resiste nel tempo.
Il design e la manifattura made in Italy sono ulteriori punti di forza dei complementi d’arredo per gli studi di architettura proposti da CVS. In caso di dubbi e domande, i designer sono sempre a disposizione per consigliare i prodotti migliori e maggiormente in linea con le necessità del caso.